Nell’ambito della residenza collettiva Radici, promossa da Castello dell'Arso e curata da Flavia De Marco, l'artista Fargo ha proposto un percorso partecipativo per la realizzazione di un'opera site specific nella cappella nobiliare del castello normanno fondato nell'XI secolo.
Negli ambienti della cappella è stato proposto un collage di cianotipie su parete, in dialogo con l'architettura e opere preesistenti.
Seguendo una pratica artistica riferibile ai metodi dell'arte relazionale, l’intervento è frutto di una partecipazione attiva delle persone coinvolte durante il processo di produzione. In questi progetti non esiste una linea di confine alla parola workshop: le persone attraversano un processo di attivazione, in modo diretto “praticano l'arte"; di conseguenza negli incontri (workshop-laboratori) si apprende una tecnica in modo destrutturato mentre l'opera prende vita. 𝘛𝘢𝘷𝘰𝘭𝘢 𝘗𝘦𝘳𝘪𝘰𝘥𝘪𝘤𝘢 diviene così un progetto artistico mutevole e declinabile di volta in volta rispetto al contesto in cui si trova l’artista.
Nel corso degli incontri organizzati negli ambienti del castello, sono state realizzate delle stampe solari su carta, utilizzando disegni originali dell'artista e pattern creati con la collaborazione di tutti e tutte. I partecipanti al percorso hanno potuto sperimentare in prima persona il processo tecnico e creativo per creare immagini su carta utilizzando la luce del sole e il liquido della cianotipia, comprendendo come si ottengono i diversi gradienti di ciano.
La serie 𝘛𝘢𝘷𝘰𝘭𝘢 𝘗𝘦𝘳𝘪𝘰𝘥𝘪𝘤𝘢 si basa sulla tecnica della cianotipia proposta con un metodo poco convenzionale: nata come tecnica fotografica, nel lavoro di Fargo si evolve e si avvicina più alla grafica, alla pittura, al collage.
Dal punto di vista formale il lavoro richiama l’estetica delle mappe satellitari, una cartografia astratta dove i colori della realtà vengono invertiti o ricomposti liberamente con allusioni alle forme del territorio calabro.
Il linguaggio artistico diventa in questo modo un medium per creare una relazione fra le persone, innescare una dinamica dove chi vive il Castello in quel momento, possa sentirsi parte attiva di un processo di ripopolamento, anche temporaneo, comunque carico di significato.
Il tempo agirà sull'opera deteriorando e staccando le carte, svelando la natura effimera del lavoro, così concepito per liberare l'opera d'arte dall'idea di eternità. In questo modo il Castello avrà ancora bisogno di nuove esperienze, altri processi, altre opere da accogliere.
Nel corso della residenza collettiva è stata realizzata una mostra in uno dei suggestivi ambienti del castello, ancora a cura di Flavia De Marco, dove sono state esposte una selezione di opere degli artisti in residenza: Fargo, Lisa Gelli , Mīlĕs Eri, Guerrilla SPAM , Carne, Ale Senso / Eis.ma.nn.
Calabria, agosto 2022